ESCURSIONI
La chiesa principale della Madonna delle Grazie.
Durante il XIX sec. la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, così come era successo per il Castello Baronale, divenne il centro dal quale si irradiò l’abitato. La Chiesa Madre fu edificata già nel XII sec., ma i numerosi interventi di rifacimento e modifiche a cui è stata soggetta nel corso degli anni ne hanno cambiato l’aspetto. Uno degli interventi più significativi riale al XVI sec., epoca in cui il Monastero di Cadossa – di cui la Chiesa faceva parte – diventò feudo della vicina Certosa di Padula, con bolla papale del 1514. Situata nel centro storico del paesello, la chiesa principale domina la piazza con una notevole facciata dalle linee ben definite che dividono i due ordini sormontati da un timpano. Il portale presenta ancora i segni dell’intervento dei certosini nello stemma raffigurante una grata, palme intrecciate alla corona e il monogramma CAR, associato alla Certosa di S. Lorenzo. Lo stemma si ripresenta anche all’interno sull’organo ligneo del 600 e sulla balaustra che separa l’altare dal resto dell’ambiente.
Castello Baronale
Il Castello Baronale di Casalbuono, oggi conosciuto come “Palazzo Baronale”, è sito nel centro storico del comune e si erige sulla sommità di una collina.
La data di costruzione è incerta. Si suppone che un primo impianto risalga al 1200 circa. Le prime notizie certe risalgono, però, al XV sec., periodo in cui il castello fu soggetto a potenziamento e modifiche.
In questo periodo, infatti, divenne la residenza della famiglia dei Sanseverino, una delle più illustri casate del Regno di Napoli.
Tra le altre famiglie nobili che fecero del castello la propria dimora nel corso degli anni vi sono anche i Cardone. Dell’edificio storico, ristrutturato completamente di recente, si conservano ancora il corpo centrale e la torre circolare annessa alla facciata principale, di cui si può ancora ammirare il portale d’ingresso facente parte in passato di una cinta muraria. Lo stemma roccioso della famiglia Papis, posizionato sulla loggia ad archi dell’ampia sala a est, è andato purtroppo perso durante i lavori di ristrutturazione.
Santuario Madonna della Consolazione
Il Santuario della Madonna della Consolazione, fu fondato in epoca incerta, fuori dal centro abitato, sul Monte Difesa. L’edificio di dimensioni ridotte si ingrandì progressivamente nel corso dei secoli; l’aspetto moderno risale ai restauri Settecenteschi.
Intorno alla chiesa sorgevano numerosi ambienti, realizzati per accogliere i fedeli e le loro greggi, progressivamente eliminati per far posto al piazzale antistante.
L’interno presenta una sola navata e l’altare maggiore conserva la statua Ottocentesca della Madonna della Consolazione, portata in processione durante la Festa.
Rifugio Feudo del Monaco e parco Avventura.
ll Rifugio “Feudo del Monaco” è gestito da una Associazione locale e si trova in un’area verde, ideale per soste e pic nic.
Oltre a sostare per un piacevole picnic, è possibile usufruire di un parco avventura dove, professionisti nel campo, ti aiuteranno nei percorsi ad ostacoli costruiti a varie altezze.
Per cui non ti resta altro che prendere il moschettone e partire con l’avventura assicurata.
E ancora, se sei un amante del brivido, non puoi non fare un giro sui Quad gestiti da un’associazione di giovani ragazzi che ti aiuteranno nel percorso strutturato in mezzo a valli e montagne.
Ma se i quad non fanno per te, nessun problema: per te ci saranno a disposizione anche delle nuovissime biciclette con pedalata assistita, ottime per fare una passeggiata lungo il sentiero ippovia o anche al di fuori del nostro borgo. (associazione quad e bike).
Auditorium comunale Massimo Troisi
C’è un Teatro che Ama la sua Terra… c’è un Teatro del Popolo che sa far vibrare cuori ed anime, questo è l’Auditorium comunale “Massimo Troisi” di Casalbuono. Il Teatro che bacia e si lascia baciare dalla Campania e dalla Basilicata, come l’antica Lucania.
La matrice che genera la parola Cultura, è un verbo latino, còlere, che significa innanzitutto coltivare, anche nel senso figurativo di avere cura, trattare con attenzione o riguardo, quindi onorare. Per coltivare bisogna stare in un luogo e perciò avere una qualche forma di stanzialità, di sedentarietà, ciò significa anche abitare. Un popolo che diventa sedentario ha imparato a coltivare la terra, la abita e ne venera le divinità del luogo.
Campo sportivo comunale.
Il campo sportivo comunale è una stimolante realtà se sei un appassionato di calcio e non solo…
Perché oltre ad un campo da calcio e uno di calcetto, ci sono anche un bel campo di tennis e di bocce, per rendere il tuo soggiorno qui ancora più piacevole.
Casa – Museo del pittore Angelo Barone.
Se invece sei un appassionato di arte, un salto dal grande pittore di Casalbuono è d’obbligo!
Per arrivarci? Basta uscire dal portone del nostro B&B e salire le scale difronte: lì troverete il nostro artista che con la sua disponibilità vi accoglierà facendovi immergere nella sua arte a tutto tondo.
Chi è Angelo Barone?
Maggiori informazioni https://angelobarone-it.webnode.it/
Sentiero ippovia.
Il fiume Calore, tra i principali corsi d’acqua della Campania, attraversa il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano per congiungersi poi al fiume Sele nei pressi di Paestum e bagna anche le terre di Casalbuono nell’ultimo tratto che precede la foce.
Qui, ai margini del fiume è possibile svolgere diverse attività ricreative.
Oltre ad aree pic-nic attrezzate, vi è un sentiero naturalistico tra Valle d’Alessio e Ponte del Re che è percorribile sia a piedi che a cavallo.
L’ippovia si sviluppa, infatti, per una lunghezza di 3,5 km e permette di immergersi nel verde grazie a un percorso particolarmente suggestivo.
La pista ciclabile, di recente installazione, offre la possibilità anche agli appassionati e ai più sportivi di poter godere del paesaggio naturale in maniera del tutto autonoma e salutare.
Dal sentiero è, inoltre, possibile osservare le coltivazioni del prestigioso “Fagiolo di Casalbuono”, che gode anche del riconoscimento “Presidio Slow Food”.
Parco regionale Cerreta – Cognole.
La foresta demaniale Cerreta – Cognole è una delle più interessanti dell’Italia meridionale per la protezione di flora e fauna in via d’estinzione. Fra le foreste della provincia di Salerno, Cerreta affascina anche per la storia, che la lega alla vicina Certosa di San Lorenzo a Padula e, ancor prima, alla millenaria Badia di Cava dei Tirreni. Posta su uno dei monti della catena della Maddalena, spartiacque fra il territorio campano e quello lucano, la foresta gode sia della vicinanza del Calore che della presenza di acque carsiche.
Quest’ultimo rappresenta un’oasi di verde costituita da un vastissimo bosco di alberi secolari, al cui interno vengono allevati allo stato brado diverse specie di animali, ormai quasi scomparse allo stato libero.